Impermeabilizzazione in poliuretano e poliurea

Impermeabilizzazioni in poliuretano e poliurea: qual è la differenza?

Impermeabilizzare con resine poliuretaniche o poliurea: caratteristiche e differenze

Uno degli errori più comuni che si fanno quando si ha la necessità di impermeabilizzare una superficie è quello di sottovalutare l’importanza dell’intervento.

Spesso lo si fa per diverse ragioni: fiducia in prodotti più conosciuti ma inadeguati, affidamento a imprese poco specializzate, scarsa conoscenza delle necessità strutturali della superficie da trattare.

Saper scegliere il rivestimento impermeabilizzante ideale non influisce soltanto sulla posa del sistema o sui costi, ma soprattutto sulla sua durata nel tempo.

Il prodotto tradizionalmente più utilizzato nell’edilizia privata, la guaina bituminosa, può affascinare i clienti per i costi relativamente ridotti ma rappresenta un passato dal quale ormai la ricerca tecnologica si è affrancata già da tempo.

Per questa ragione, nel panorama delle impermeabilizzazioni di nuova concezione, sono due le tipologie in crescita:

  • impermeabilizzazioni in poliuretano;
  • impermeabilizzazioni in poliurea.

Entrambi elastomeri sintetici, resine poliuretaniche e poliurea condividono molto di più rispetto alla semplice radice del loro nome:

  • si presentano liquidi, e induriscono una volta applicati;
  • sono resine appartenenti alla stessa famiglia;
  • condividono parte della struttura chimica;
  • offrono elevate resistenze meccaniche e chimiche.

Nello specifico, dal punto di vista chimico la loro differenza è piccola: i poliuretani presentano legami con polioli; le poliuree con ammine.

Tuttavia, questa sottile differenza è in grado di influire sul rivestimento impermeabile, cambiandone:

  • lavorabilità;
  • applicazione;
  • destinazione d’uso;
  • prestazioni finali.

Vediamo allora quali sono le principali differenze fra l’utilizzo di soluzioni a base di poliuretano e soluzioni a base di poliurea per le impermeabilizzazioni.

Impermeabilizzazioni in resina poliuretanica: pro e contro

Utilizzare impermeabilizzanti a base di poliuretano ha diversi vantaggi. Fra questi, uno dei più importanti riguarda la modalità di applicazione. Infatti, prodotti come MEMBRAPOL 250 possono essere applicati a freddo, caratteristica che li distingue:

  • per un verso, dalla guaina bituminosa;
  • per l’altro verso, proprio dalla poliurea.

Nei confronti della guaina, l’applicazione a freddo permette di evitare l’uso del cannello a gas e il doversi accontentare della pessima estetica risultante. Oltre a questo, una resina poliuretanica non diventa appiccicosa con il troppo caldo, né si buca così facilmente, ed è quindi studiata per resistere a un vasto range di temperature senza perdere la sua elevatissima elasticità.

Nei confronti della poliurea, l’applicazione a freddo estende le possibilità di utilizzo. MEMBRAPOL 250, ma anche altre membrane liquide come MEMBRAPOL TRASPARENTE o MEMBRAPOL 250 ONE, possono essere applicati anche con un rullo o un semplice pennello sulla superficie da impermeabilizzare.

Certo, sarà necessaria una maggiore attenzione, per far sì che l’adesione avvenga correttamente su tutto il supporto, ma questa caratteristica rende le resine poliuretaniche particolarmente adatte anche a interventi fai da te.

Fra i lati negativi, le membrane applicabili a freddo necessitano:

  • di un primer, che ne migliori l’adesione sul supporto e riduca il rischio che gli strati si stacchino;
  • di una resina poliuretanica che funga da finitura.

Quest’ultima è resistente ai raggi UV e agli aggressivi chimici e protegge l’impermeabilizzante estendendone la durata nel tempo.

Viste tali caratteristiche, le impermeabilizzazioni in resina poliuretanica sono consigliate per un vasto range di situazioni, dai terrazzi degli edifici fino alle coperture industriali.

Impermeabilizzazioni in poliurea: pro e contro

Anche la poliurea si distingue dai tradizionali impermeabilizzanti, sia per le modalità con cui si applica sia per le prestazioni.

Queste ultime sono eccezionali, anche rispetto ai poliuretani di cui abbiamo già parlato. Infatti, le poliuree sono più resistenti alle aggressioni chimiche, alla trazione e al punzonamento: è il caso di prodotti come MEMBRAPOL 600 VK e MEMBRAPOL 301 VK. Tuttavia, hanno una deformazione elastica minore.

Gli impermeabilizzanti poliureici si applicano a caldo, ma non hanno nulla a che vedere con le guaine bituminose. In quanto elastomero, la poliurea si presenta in forma liquida e solidifica una volta posata sul supporto mediante pompa bi-mixer.

Qui tuttavia c’è una delle principali differenze con gli impermeabilizzanti poliuretanici. Laddove questi ultimi possono impiegare anche svariate ore per essere duri al tatto, e giorni per un indurimento completo, gli impermeabilizzanti a base di poliurea impiegano pochi secondi.

In un certo senso, si tratta del più grande vantaggio e, allo stesso tempo, del principale svantaggio dei rivestimenti impermeabilizzanti in poliurea.

Infatti, un indurimento che avviene così rapidamente:

  • consente, da una parte, applicazioni veloci in qualsiasi condizione meteorologica e di umidità;
  • impedisce, dall’altra parte, applicazioni in cui è richiesta un tempo più lungo di reazione e, quindi, di lavorabilità del materiale.

Messe insieme queste caratteristiche, ne fuoriesce un quadro che rende la poliurea ideale per impermeabilizzare superfici di diversa natura e tipologia: dalle coperture ai parcheggi, dalle infrastrutture alle piscine.

Conclusioni

Pur nelle loro differenze – più o meno profonde a seconda dei punti di vista – le resine poliuretaniche o le poliuree hanno diversi vantaggi in comune. Questi derivano infatti dalla loro natura elastomerica e dal modo in cui permettono di realizzare interventi di impermeabilizzazione senza stravolgere la struttura dell’edificio.

Fra i benefici comuni entrambi, questi sono i principali:

  • realizzano una superficie unica che non presenta giunzioni, e per questo già così riducono al minimo il rischio di infiltrazioni d’acqua;
  • permettono di evitare la dismissione del supporto e il conseguente costo per lo smaltimento dei materiali;
  • durano molto di più rispetto ad altre tipologie di impermeabilizzanti;
  • consentono una manutenzione veloce e indirizzata solamente alla parte usurata.

In ogni caso, consigliamo sempre di affidarsi a professionisti e tecnici del settore, verso alcuni dei quali ci lega un rapporto di reciproca conoscenza e fiducia. Membrapol offre assistenza – con sopralluoghi e consigli sulla scelta dell’impermeabilizzante ideale per ciascuna esigenza – e competenza – con applicatori specializzati e fiduciari.

Per qualsiasi richiesta, potrete contattare da qui il nostro ufficio tecnico.

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